Giulia

...il mare, le montagne e un piccolo paesino di nome Capaci, e allora non puoi fare a meno di chiederti come può un uomo privare un altro uomo della possibilità di ammirare tutto ciò... di vivere...



"Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini"...

Immagina: sei lì, in mezzo all’erba alta di una collina siciliana, a pochi passi da te c’è una rete, e dietro quella rete una casetta, un po’ rovinata, vecchia, tutta bianca, eccetto per una scritta, in stampatello, azzurra, tanto grande che si può vedere fin dall’autostrada... NO MAFIA.

Da quassù si può ammirare un paesaggio fantastico, se guardi alla tua sinistra puoi vedere qualcosa di davvero raro per un isola calda come questa... una montagna innevata che cade a picco sul mare... c’è un’arietta fresca, piacevole dopo la salita che ci ha portati fino a qui... abbassi un poco lo sguardo e da lì si vedono benissimo due obelischi, alti, che sono stati posti in quel luogo per non far dimenticare, ma da quassù vedi benissimo anche una griglia, forse un po’ arrugginita che chiude un grande varco sotto all’autostrada; è esattamente lì che il 23 maggio di 20 anni fa sono stati posti circa 500 kg di tritolo.

Chi doveva azionarli si trovava esattamente dove sei tu ora, vedeva il medesimo paesaggio, questo spettacolo che vedi tu, il mare, le montagne e un piccolo paesino di nome Capaci, e allora non puoi fare a meno di chiederti come può un uomo privare un altro uomo della possibilità di ammirare tutto ciò... di vivere... chi ha portato te e i tuoi compagni fino a qui è Dario, un ragazzo di poco più di 30 anni, ti guarda negli occhi e tu guardi i suoi... è come se tornassi indietro di 20 anni...

Ti trovi in una di quelle casette a metà strada tra la montagna e il mare, sei a casa di un amico, Dario, e stai studiando con lui in cucina. Mentre state facendo una ricerca sulla prima guerra mondiale sentite un forte scoppio ma non ci fate troppo caso... da pochi giorni hanno ricominciato i lavori nella vecchia cava sulla montagna, perciò niente di preoccupante...Mancano esattamente due minuti alle 18.

Qualche minuto dopo la mamma di Dario entra in cucina sorridente e ti chiede se ti va di restare per cena, tu accetti... Mentre comincia a preparare la cena accende il piccolo televisore accanto al forno, all’inizio non ci fai troppo caso, ma poi ti accorgi che quelle immagini di distruzione, di morte, di tristezza sono praticamente fuori dalla porta di casa tua... ti guadi intorno mentre il giornalista alla tv spiega ciò che è successo qualche attimo fa... vedi il papà di Dario le lacrime agli occhi intrise di rabbia... tira un pugno al muro... tu e il tuo amico vi guardate... avete capito ciò che è successo, avete capito che è troppo grave, avete deciso, con uno sguardo, che nella vostra vita non vorrete mai avere niente a che fare con la mafia se non per combatterla. Vi guardate negli occhi... lucidi...

Ee quelli di Dario lo sono davvero. Ancora oggi, dopo vent’anni, quando racconta quel giorno, non riesce a fermare le lacrime agli occhi, e nemmeno tu ci riesci... pensando comunque che nonostante Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri sono morti, le loro idee non lo sono, perché ci sono ancora ragazzi e uomini, come Dario, pronti a portare avanti le loro idee, che le hanno fatte crescere e che ora camminano sulle loro gambe.