Bagheria

La “Città delle Ville” è famosa soprattutto per la più bizzarra fra le residenze nobiliari, la "Villa dei Mostri".

Nel corso del XVIII secolo, fra l’aristocrazia palermitana si diffuse la moda della villeggiatura in campagna per sfuggire al caos e alla calura della città.  Nella piana di Bagheria sorsero così, una dopo l’altra, alcune straordinarie residenze estive, tutte improntate al gusto barocco e caratterizzate da stilemi tipici come l’ampia scalinata a ferro di cavallo, e allo stesso tempo ognuna dotata di una propria inconfondibile personalità.

Villa Palagonia, la più bizzarra e a ragione la più famosa, fu costruita nel 1715 dal Principe Gravina di Palagonia, un nobiluomo dal temperamento e dagli atteggiamenti altrettanto bizzarri. È  nota come “Villa dei Mostri” poiché, all’interno del parco e in prossimità del cancello d’accesso,  si trovano centinaia di statue grottesche scolpite nella pietra: un brulicare di mostri mitologici, esseri deformi, animali dalle fogge e pose più stravaganti, in bilico fra l’orrido e il ridicolo. Nel XVIII secolo questo spettacolo fece inorridire il viaggiatore Goethe, la cui estetica era tutta incentrata sul modello del bello classico. Oggi Villa Palagonia  si pone come uno dei più originali e suggestivi esempi dell’architettura settecentesca e dello spirito siciliano. 

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